Somalia, Merca, dicembre 1975

Mappa del mondo con bussola

Al centro del salotto, tra i divani in rattan, c’è un tavolino con un vassoio di ottone e tazze di porcellana quasi trasparente. Hai nove anni compiuti, il tappeto di cocco sotto i tuoi piedi nudi è ruvido. Davanti a te, sopra il camino, il guscio di una tartaruga gigante.

La signora Sabatini serve il tè a tua madre e a tua zia, mentre tu e tua cugina Olivia vi annoiate ad ascoltare: vorrebbe delle riviste dall’Italia; si stufa; dieci anni a Merca.

Nella casa fluttuano in silenzio una decina di boy e boyesse, alti, magri, neri e con le gambe lunghissime. Sono belli, soprattutto le donne (capelli d’argilla rossa e bracciali di perline). Però ti sembrano tutti vecchi. Parlano italiano. Uno si chiama Grillo, è simpatico e si capisce che è il capo.

Chiedete il permesso di girare per casa. Dietro la parete del camino c’è un tavolo con una ciotola piena di fiori bianchi. Profumano. Vorresti prenderne uno ma non osi; allora te lo strofini tra mani e ti ritrovi sulle dita solo il puzzo del gambo marcio.

Ora siete in cucina. C’è una bambina per terra con una ciotola fra le gambe. Sta pestando del cocco e vi sorride. Ha denti bianchissimi. Le chiedi quanti anni ha e se vuole a giocare con voi. Ti risponde che ne ha 47 e che deve preparare la cena. Corri in salotto da tua madre a dirglielo. Ti sorride, ma continua a parlare con le altre.

Allora Olivia prende dalla borsa di tua zia la Barbie e il Ken. Andate fuori, sotto la veranda. Tutto è bianco: la ghiaia, il cielo, la casa. L’aria è così densa che il bananeto in fondo al giardino ondeggia come se fosse riflesso nell’acqua. Non c’è erba. Qua e là qualche pianta. Per terra ci sono i fiori bianchi, ma sono già tutti appassiti. Si sente il verso lamentoso delle tortore. Fa molto caldo. Senti un odore preciso che ritroverai in Kenia trent’anni dopo. Un odore di brace, di sabbia e di sassi, un odore selvatico.

Stendete un asciugamano per terra e mettete la Barbie e il Ken a prendere il sole.

In lontananza si vede un gruppetto di bambini che tornano da scuola e vanno verso il villaggio al confine con la savana. Sono in divisa, ma sono scalzi. In tre vengono verso di voi, vi guardano e osservano soprattutto la Barbie e il Ken. Ridono, parlano fra di loro, sono a pochi metri.

Ecco che arriva Grillo. Dice qualcosa in somalo e fa loro segno con la mano di avvicinarsi. Fate le presentazioni sotto un albero. Il più piccolo ha due grandi occhi marroni con ciglia lunghe e folte. Grillo ti dice che è Aisha, è una femmina. Aisha vuole chiederti una cosa ma non parla italiano. Grillo traduce e ride.

Aisha è preoccupata. Vuole sapere se i due piccoli uomini sull’asciugamano dormono o sono morti.

Dove
Quando
Dicembre
1975
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