
Uscito dalla casa all’angolo corre in strada, si para davanti alla vostra macchina e tende il braccio con il pollice all’insù per fare autostop. Porta una cartella più grossa di lui, una camicetta bianca e pantaloncini blu; può avere sette anni.
Vedendo che frenate vi sorride. Vuole salire dietro, nel cassone del pick-up, e Roberto lo aiuta.
«Dove vai?» gli chiedi in francese.
«Chez moi».
«E dov’è chez toi?».
Fa cenno di andare dritto. Percorsi pochi metri vedete altri due ragazzini; il vostro passeggero li chiama. Vi fermate e anche loro montano su.
Dopo alcune tappe sono una dozzina.
Proseguite lentamente. Loro ridono e salutano con le mani i passanti. Quando devono scendere picchiano sul vetro della cabina.