Solo due giorni prima sbrigavi pratiche amministrative alla tua scrivania e adesso ti ritrovi in una scena de La mia Africa con tuo marito e i tuoi figli. Dal piccolo aereo osservi la savana sconfinata e, lontano, tra nuvole sottili, il Kilimangiaro.
Atterrate su una pista di terra rossa: una jeep vi attende per condurvi al Governors Camp. Il campo non ha recinzioni, le tende sono collocate sulla sponda del fiume Mara intorno a una grande struttura centrale in legno; sul fiume riposano coccodrilli e ippopotami; sull’altra sponda, tra le acacie, si aggira una giraffa. Per spostarsi a piedi nel campo occorre la scorta di un ranger armato di manganello.
A bordo di una jeep scoperta, Mustafà vi accompagna a fare safari fotografici. Il parco è pieno di animali: è agosto, il periodo della grande migrazione degli erbivori dalla Tanzania al Kenya, dai pascoli ormai secchi del Serengheti a quelli più verdi del Masai Mara. Riuscite a fotografare: elefanti, giraffe, gazzelle, gnu, struzzi, iene, rinoceronti e un ghepardo che è balzato proprio sopra il cofano della vostra jeep.
Una mattina all’alba Mustafà accosta la macchina a una pozza di acqua stagnante vicino al fiume; un ippopotamo enorme, intrappolato nella pozza, si difende dagli attacchi di quattro giovani leoni.
La loro famiglia, leoni e leonesse, riposa poco lontano tra l’erba alta. I giovani leoni saltano a turno sul dorso dell’ippopotamo, gli affondano gli artigli nella cotenna, gli mordono la coda e le zampe; l’ippopotamo si difende dimenandosi e spalancando le fauci. Quei leoni sembrano inesperti, non hanno una strategia di caccia. L’ippopotamo invece lotta per sopravvivere ed è furioso.
Dopo una lunga serie di assalti, i giovani leoni sono stanchi e l’ippopotamo è ferito e sanguina.
Un leone adulto agita la sua criniera maestosa e si avvicina lentamente alla pozza. I giovani leoni si ritirano; l’ippopotamo sale allo scoperto nella savana. Il leone adulto e l’ippopotamo si fronteggiano, si mostrano i denti e le zanne e si misurano in una serie spaventosa di ruggiti. È il duello tra i più forti.
Finisce con l’ippopotamo che trotta sanguinante verso il fiume Mara e il leone adulto che lo lascia andare senza più aggredirlo.
Voi non avete detto una sola parola, non avete fatto un solo movimento, avete trattenuto il respiro per tutto quel tempo.